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ToggleAccade spesso che per negligenza o distrazione alcuni automobilisti non rispettino il passaggio pedonale e si trovino ad investire un pedone, con conseguenze che possono portare nei casi peggiori alla morte o comunque a lesioni gravi, quali fratture, trauma cranico e danni cerebrali, lesioni alla spina dorsale. Secondo una stima dell’Osservatorio Pedoni dell’ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, nel 2021 sono morti 271 pedoni sulle strade italiane, per una media di 22 al mese.
A questo dato occorre aggiungere una percentuale fra il 30 e il 35% di feriti gravi, deceduti successivamente nelle terapie intensive degli ospedali. ASAPS ha calcolato circa 1.011 incidenti in cui il pedone è stato ricoverato in codice rosso presso le rianimazioni e i reparti di terapia intensiva.
Quanto ti pagano se vieni investito sulle strisce?
Chi è stato investito sulle strisce pedonali può chiedere il risarcimento del danno fisico da sinistro stradale che dovrà essere risarcito dall’assicurazione del responsabile al termine del decorso medico, previa valutazione del danno biologico da parte di un medico-legale. Il danno sarà quantificato in punti percentuali di invalidità permanente ed in giorni di inabilità temporanea (assoluta o parziale).
Risarcimento pedone investito: riconosciuto ai familiari
In caso di danno fisico grave o di decesso, si verificano ulteriori danni risarcibili direttamente ai familiari e ai congiunti del pedone investito.
In questo caso i familiari della vittima hanno diritto a richiedere il risarcimento del danno sia a titolo ereditario, ovvero del danno biologico subito dal defunto prima del decesso sia a titolo personale, in quanto l’evento lesivo ha cagionato un danno nella sfera del congiunto (danno da perdita del rapporto parentale) oppure, nel caso di lesioni gravi e gravissime, dal perdurare di gravi danni permanenti alla salute del proprio congiunto.
Sono stata investita da un’auto cosa devo fare?
È uno di quei casi in cui è meglio chiamare un legale di fiducia specializzato in questa tipologia di sinistri. Lo studio legale Scarpellini si occupa da anni di risarcimento dei danni da incidenti stradali gravi ed è specializzato nella negoziazione stragiudiziale per garantire il giusto risarcimento alle vittime con lesioni gravi e gravissime o danni neuropatici. L’avvocato Roberta Scarpellini ha, inoltre, fondato ed è Presidente dell’Associazione NEVRA che si batte per il riconoscimento del danno neuropatico.
Hai subito lesioni a causa di un incidente stradale sulle strisce pedonali?
Lo studio legale Scarpellini segue da anni le vittime della strada e ha maturato una specifica competenza in questa tipologia di sinistri
Incidente sulle strisce pedonali: cause comuni
Gli investimenti di pedoni sulle strisce sono quasi sempre il risultato dell’imprudenza, negligenza e imperizia del conducente che può guidare in stato di ubriachezza o usa il cellulare mentre guida. Si stima, infatti, che circa il 20% dei decessi siano causati dalla “sbornia del terzo millennio”, cioè dall’uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social network.
Tra i casi tipici di incidente sulle strisce, c’è quello dell’automobile che ha semaforo verde per svoltare a destra ma non si accorge dell’attraversamento del pedone e lo investe, o quando in una strada a due corsie una vettura si arresta per far passare il pedone che viene colpito da una seconda vettura che supera velocemente la prima.
Attraversamento pedonale: regole di precedenza
Nei casi di investimento di un pedone sulle strisce, grava sul conducente la presunzione di responsabilità: il risarcimento sarà da lui dovuto a meno che non riesca a provare di aver fatto tutto il possibile per evitare l’investimento.
L’articolo 191, comma 1, del Codice della Strada è stato recentemente modificato (L. n. 156/2021 del 09.11.2021) per andare maggiormente incontro alla tutela del pedone. La nuova formulazione prevede che: «Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità. I conducenti che svoltano per inoltrarsi in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sull’attraversamento medesimo o si trovano nelle sue immediate prossimità, quando a essi non sia vietato il passaggio».
In tutti i casi in cui nota un pedone che sta attraversando o è in procinto di farlo, l’automobilista non deve rallentare e fermarsi soltanto «all’occorrenza», come prevedeva il Codice della Strada fino al 2021, ma deve rallentare gradualmente, fino a fermarsi, evitando anche le brusche frenate all’ultimo momento.
Attraversamento pedonale: obblighi del conducente
L’art. 141 del Codice della Strada impone al conducente di mantenere sempre il controllo del proprio veicolo, in qualsiasi circostanza. Egli deve, quindi, regolare la propria velocità di marcia in relazione alle concrete condizioni della strada percorsa e del traffico, in modo da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone.
Non è sufficiente che il conducente mantenga la velocità entro i limiti previsti per il tratto di strada che sta percorrendo, ma deve ridurla ulteriormente in caso di scarsa visibilità e di presenza di pedoni ai lati della strada. Deve, infatti, essere in grado di arrestare la marcia del veicolo «dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile».
Attraversamento pedonale: obblighi del pedone
L’art. 190 del Codice della Strada prescrive ai pedoni di servirsi delle strisce pedonali. Se le strisce non ci sono, o distano più di 100 metri, il pedone può attraversare la carreggiata, ma deve farlo in maniera perpendicolare (non diagonale o obliqua, perché questo allungherebbe i tempi di attraversamento) e ponendo sempre «l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per gli altri».
Incidente sulle strisce pedonali: concorso di colpa
In tutti i casi di sinistro stradale con investimento di pedone, l’art. 2054 del Codice Civile stabilisce la presunzione di colpa a carico del conducente, se non dimostra di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Il conducente è quindi responsabile per i danni arrecati al pedone a meno che non provi che le strisce fossero invisibili e che il pedone si sia immesso nella corsia in maniera talmente repentina da non consentirgli di frenare in tempo.
Due tra i casi più frequenti di concorso di colpa per investimento di pedone si riscontrano quando l’attraversamento avviene sulle strisce pedonali ma con semaforo rosso, o quando un pedone inizia ad attraversare in maniera imprudente, mentre il veicolo è già sulle strisce e procede ad una velocità moderata.
Se l’investitore riesce a provare il concorso di colpa, può richiedere una riduzione del risarcimento che spetta al pedone.
Cosa succede se investi una persona sulle strisce pedonali?
Quando si investe un pedone sulle strisce si va incontro a multe e, nei casi più gravi, a responsabilità penali per lesioni gravi, gravissime o decesso del pedone. In quest’ultima circostanza, il conducente sarà imputato di omicidio stradale, punito con una pena che può raggiungere anche i diciotto anni e conseguente ritiro della patente.
Assistenza di un avvocato esperto in investimenti pedonali
I pedoni sono ampiamente tutelati dalla legge italiana. Nel caso in cui ci si dovesse trovare vittima di un incidente stradale sulle strisce pedonali, è sempre meglio contattare un legale esperto in materia di risarcimento dei danni fisici da incidente stradale per garantire il risarcimento dei danni subiti. Lo studio legale Scarpellini in diversi anni di attività ha seguito numerosi casi di incidenti stradali che hanno coinvolto pedoni e si sono risolti con l’ottenimento di un congruo risarcimento per i danneggiati o per i loro eredi.
Se hai subito lesioni a causa di un investimento sulle strisce pedonali, chiedi subito un consulto.
Grazie all’esperienza maturata sul campo, lo studio legale Scarpellini segue i propri assistiti in sede stragiudiziale e giudiziale affinché possano ottenere un congruo ristoro