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ToggleIn caso di incidente stradale mortale, i fratelli e le sorelle della vittima hanno il diritto a richiedere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali patiti a causa del sinistro.
Rivolgiti a noi di Studio Scarpellini, siamo avvocati specializzati in incidenti stradali mortali e gravi con l’obbiettivo di farti ottenere il giusto supporto legale e risarcimento danni.
Il risarcimento non è necessariamente uguale per tutti, ma varia in considerazione di diversi fattori, tra i quali l’intensità del rapporto affettivo e della sofferenza psichica e interiore provocata dall’evento mortale.
Incidenti stradali mortali: diritto al risarcimento per i fratelli
Nel quantificare l’entità del risarcimento per i fratelli della vittima va innanzitutto considerata l’età della vittima e del fratello superstite. Incide, inoltre, l’esistenza di un legame d’affetto attestato, ad esempio, dalla convivenza con il de cuius oltre che da un legame economico preesistente.
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Danno da perdita del rapporto parentale dei fratelli
Il danno da perdita del rapporto parentale è un danno non patrimoniale che può essere definito come il pregiudizio subito dai fratelli sotto un duplice profilo: morale, ovvero la sofferenza psichica interiore che questi sono costretti a sopportare a causa dell’impossibilità di proseguire il proprio rapporto familiare, e dinamico-relazionale, come sconvolgimento che incide sull’esistenza dei sopravvissuti.
L’entità del pregiudizio subito non è immediatamente quantificabile in termini monetari, ma richiede un accertamento da parte del giudice che deve valutare la durata e l’intensità del legame interpersonale intercorrente tra la vittima e i fratelli e il tipo di rottura della relazione che, nel caso di incidente stradale mortale, è violenta e improvvisa.
Calcolo del risarcimento per la morte di un parente in un incidente stradale
In assenza di parametri oggettivi per misurare il suo preciso ammontare, il danno da perdita del rapporto parentale si può liquidare mediante il ricorso a criteri equitativi a norma degli artt. 1226 e 2056 c.c.
Nel corso degli anni diversi tribunali hanno predisposto delle tabelle con lo scopo di garantire la prevedibilità e uniformità delle liquidazioni giudiziali su tutto il territorio nazionale, impedendo che casi simili siano liquidati in modi differenti. Tra queste, quelle maggiormente usate sono le tabelle del Tribunale di Roma e le tabelle del Tribunale di Milano. Se le tabelle milanesi per la liquidazione del danno biologico hanno ormai da tempo assunto un valore para normativo, quelle per la liquidazione del danno parentale hanno avuto fortune alterne e ciò a causa di un sistema a forbice che dava, di fatto, un’eccessiva discrezionalità di giudizio in casi analoghi.
Nel 2022, in seguito alle pronunce della Corte di Cassazione (Cass. 33005/2021; Cass. 10579/2021; Cass. 26300/2021), l’Osservatorio sulla Giustizia civile di Milano ha integrato le tabelle meneghine, prevedendo nuovi criteri orientativi a punti per la liquidazione del danno non patrimoniale derivante da perdita del rapporto parentale.
Fattori determinanti nel risarcimento dei fratelli: età e convivenza
Per quanto riguarda l’età, le tabelle tendono ad attribuire un risarcimento superiore ai fratelli più giovani, mentre il fratello convivente ha diritto ad un importo maggiore rispetto ai fratelli non conviventi. Lo stesso avviene per la coabitazione, in cui i legami con la vittima si presumono più stretti rispetto al caso in cui i fratelli risiedano in due abitazioni diverse.
Incidenza della presenza di altri familiari sul risarcimento
Il risarcimento del danno per la morte di un fratello in un incidente stradale diminuisce con la presenza di altri familiari sopravvissuti. In questo caso si presume che l’esistenza di altri familiari possa rendere meno insopportabile la mancanza affettiva e la sofferenza psicologica per la perdita del proprio caro. Nel caso in cui il fratello morto sia l’ultimo familiare ancora vivente, ci sarà un risarcimento più alto, mentre scenderà se la famiglia sopravvissuta è più numerosa.
Risarcimento per i gemelli in caso di incidente mortale
Se la vittima ha uno o più fratelli gemelli, questi ultimi hanno diritto ad una valutazione particolareggiata in sede di calcolo del risarcimento, in virtù del fatto che il legame affettivo tra gemelli è scientificamente provato come più forte e intenso.
Quantificazione del risarcimento per i fratelli in seguito a incidente mortale
Le tabelle milanesi del 2021 prevedevano un sistema con una forbice da 24.350,00 euro a 146.120,00 euro per il risarcimento dei fratelli, mentre le tabelle del 2022 stabiliscono un valore punto di 1.461,20 euro che è stato ottenuto dividendo per cento l’importo massimo previsto dalle tabelle del 2021.
Si possono attribuire fino a 116 punti tenendo conto dei seguenti parametri:
- età della vittima: fino a un massimo 20 punti per danno non patrimoniale presumibile (sofferenza interiore e dinamico-relazionale).
- età della vittima secondaria: fino a un massimo di 20 punti, come sopra.
- convivenza: 20 punti per danno non patrimoniale presumibile (sofferenza interiore e dinamico relazionale) se le due vittime convivevano; 8 punti se le due vittime, benché non conviventi, abitavano nello stesso stabile o complesso condominiale; 25 punti nel caso di convivenza per oltre 30 anni tra la vittima primaria e quella secondaria; 30 punti nel caso di convivenza per oltre 40 anni tra la vittima primaria e quella secondaria.
- sopravvivenza di altro congiunto al de cuius: fino a 16 punti per danno non patrimoniale presumibile (sofferenza interiore e dinamico relazionale).
- qualità e intensità della relazione affettiva: sino a 30 punti. In questo caso bisogna considerare alcuni aspetti, tra i quali: le frequentazioni e i contatti tra le parti (di persona, telefonici o telematici); la condivisione di festività, vacanze, lavoro, hobby o sport; l’attività di assistenza sanitaria e domestica.
Il totale monetario non può essere superiore a 146.120,00 euro, fatta salva la ricorrenza di circostanze eccezionali. L’eventuale presenza di contrasti, controversie giudiziarie, violenze o reati commessi tra la vittima e i propri fratelli possono ridurre e, addirittura, azzerare l’importo del risarcimento.
Danno patrimoniale dei fratelli: lucro cessante e danno emergente
Può succedere che la vittima mantenesse in tutto o in parte uno o più fratelli privi di reddito da lavoro o da rendita. In questo caso, i fratelli in questione hanno diritto al risarcimento del danno patrimoniale (lucro cessante) quantificato in base alla perdita economica annuale, moltiplicata per la vita media di un essere umano.
Inoltre, se i fratelli della vittima hanno sostenuto delle spese mediche, funerarie o altri costi, dopo la morte di un congiunto, hanno diritto al risarcimento (danno emergente).
Inoltre, se un fratello o una sorella, a seguito della morte del congiunto a causa di un sinistro mortale, hanno sostenuto spese mediche, funerarie o altri esborsi collegati al decesso del congiunto, hanno diritto ad essere risarciti (danno emergente).
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