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ToggleDesidero anzitutto ringraziarvi dell’invito che mi avete rivolto. Per me rappresenta un’occasione estremamente importante, in quanto mi permette di affrontare tematiche particolarmente sensibili all’associazione neo costituita.
Come avvocato civilista specializzato nel risarcimento dei danni causati da infortuni stradali per lesioni gravi, gravissime e anche incidenti mortali, fornisco assistenza legale alle vittime della strada che hanno subito lesioni fisiche importanti, e nei casi più tragici presto assistenza altresì ai familiari delle vittime.
Come è nata Nevra?
L’associazione è stata costituita di recente, in seguito a una lunga riflessione maturata nel corso della mia esperienza professionale. Ho notato che nel trattare i vari casi di risarcimento che mi venivano sottoposti, vi era un vuoto normativo riguardo ad un danno estremamente invalidante, che è il danno da dolore neuropatico.
Lo scopo principale dell’associazione Nevra è di giungere al riconoscimento medico – legale di questa componente di danno, che merita di ottenere una dignità risarcitoria attualmente purtroppo non prevista.
Perché alcuni hanno riconosciuto all’interno del logo un peperoncino?
Per quanto riguarda il logo e il nome, abbiamo scelto un’immagine che fosse socialmente ed emotivamente impattante e che evocasse nel contempo la lesione in sé al sistema nervoso centrale, rappresentato dalla colonna vertebrale stilizzata e i sintomi della lesione. A tal riguardo,
volevamo un simbolo che riuscisse a rappresentare uno dei sintomi più ricorrente del dolore neuropatico che è il bruciore intenso. Motivo per cui abbiamo voluto un logo che richiamasse tanto la lesione quanto il sintomo del bruciore, rappresentato dal peperoncino.
Quanto al nome, Nevra deriva dal greco “névro” che significa appunto nervo.
Cos’è il dolore neuropatico?
Si tratta di una lesione delle fibre nervose centrali o periferiche, che determina un’alterazione nel processo di trasmissione dell’impulso sensoriale al cervello. A causa di questa lesione l’impulso sensoriale non viene percepito correttamente dal cervello, che lo interpreta come un dolore costante.
Si può paragonare questa lesione a una centralina, le cui fila sono danneggiate e il cui segnale non arriva correttamente.
Perché esiste questo vuoto legislativo riguardo alla lesione neuropatica?
A mio parere, il problema non è tanto la difficoltà di riconoscimento della lesione che oggettivamente esiste e diagnosticabile, quanto piuttosto la difficoltà di misurazione del dolore. Attualmente manca una metodica di valutazione obiettiva del dolore neuropatico, che resta una componente soggettiva. Al contrario, la diagnosi del danno neuropatico è oggettivamente attuabile attraverso le diagnostiche cliniche. Ciò che manca è per contro un sistema di misurazione del dolore in sé, che rende difficile la valutazione economica del danno. Questo è il motivo per cui esiste questo vuoto legislativo.
C’è altresì da considerare che il grado di dolore neuropatico varia da soggetto a soggetto e la valutazione clinica e del medico legale non sono sovrapponibili. L’approccio del medico legale è estremamente rigoroso, poiché deve tenere conto di fattori soggettivi dell’individuo che influenzano la determinazione finale del dolore e del danno in sé, considerando anche la possibilità di simulazione o dissimulazione da parte di coloro che intendono occultare o enfatizzare il dolore per raggiungere benefici economici.
Ad esempio, il dolore può essere dissimulato per ottenere un certificato di porto d’armi, mentre può essere enfatizzato per raggiungere un risarcimento economico importante. Oltre a ciò la percezione del dolore varia da soggetto a soggetto in funzione delle caratteristiche fisiologiche di ognuno e da fattori soggettivi legati alla emotività e allo stress.
Quali sono i passi successivi che farai in qualità di presidente dell’associazione l’associazione?
In qualità di presidente dell’associazione Nevra, il mio obiettivo è certamente quello di coinvolgere l’opinione pubblica e sensibilizzarla sulla portata reale del problema del dolore neuropatico. Sono in molti a non conoscere la vera importanza del danno neuropatico.
C’è scarsa consapevolezza anche da parte degli stessi soggetti che ne sono affetti, molti dei quali lo sottovalutano, non eseguendo gli accertamenti necessari e sacrificando così una compensazione economica che non può essere sacrificata.
Vogliamo quindi con l’associazione coinvolgere tutti in un dibattito allargato, non solo alle categorie professionali di medici, clinici e assicuratori, ma anche alle rappresentanze politiche e Istituzioni, affinché ci aiutino a sostenere una problematica di reale impatto sociale.
L’obiettivo finale è quello di far riconoscere il dolore neuropatico come una vera e propria malattia autonoma, oggettivamente valutabile dal punto di vista economico, garantendo ai soggetti affetti la giusta tutela medica e risarcitoria.
Fino ad oggi il dolore viene sempre considerato come un sintomo intrinseco della malattia e non come una patologia autonoma disgiunta dalla lesione che l’ha originata.
Il dolore neuropatico è un problema reale, e va affrontato seriamente. Fino ad oggi il problema è davvero sottovalutato nonostante l’incidenza a livello nazionale e non solo. Una sottovalutazione che porta a trascurare gli effettivi disagi vissuti da coloro che ne sono affetti e che vanno a stravolgere le dinamiche sociali, affettive, sessuali, lavorative nonché a ridimensionare se non a sacrificare addirittura i legittimi ristori economici. Ad oggi infatti viene riconosciuto il solo risarcimento del danno biologico, morale ma non il danno da dolore neuropatico che è totalmente sprovvisto di tutela risarcitoria.
La cosa incredibile è che ci sia un completo vuoto formativo su questa voce di danno (sconosciuto a molti) che per quanto di difficile misurazione resta un danno reale.
Per chi volesse approfondire l’argomento abbiamo creato un sito web che contiene informazioni e recapiti per contattare l’associazione. Invito tutti gli interessati a visitare il sito, dove possono trovare tematiche sul dolore neuropatico di spessore e approfondirle.
Conclusione:
La nostra associazione sta cercando di organizzare attività di informazione e divulgazione del problema. Per questo, un aiuto fondamentale sarebbe quello di contribuire con delle donazioni che possano sostenere la causa di sensibilizzazione del messaggio.
Inoltre, stiamo per aggiornare il nostro sito web con i dettagli del conto corrente e invitiamo coloro che sono interessati ad aiutarci a contribuire con un sostegno economico.
Ci stiamo inoltre organizzando per preparare -possibilmente entro settembre- un convegno con il coinvolgimento di vari professionisti e rappresentanti delle compagnie assicurative, in modo da avere una rappresentazione più completa delle diverse opinioni e delle difficoltà oggettive sul tema.
Intanto ti ringraziamo molto per aver partecipato all’intervista.
Quando ci sarà una nuova iniziativa, sarebbe ancora meglio capire come partecipare, perché il progetto è molto interessante e utile. Potrebbe non riguardare direttamente noi oggi, ma potrebbe essere importante in futuro, per noi o per qualche nostro conoscente che soffre di danno neuropatico e dolore.