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ToggleSi è spesso portati a ritenere che l’avvocato debba assistere un cliente unicamente andando in causa, come se la sede giudiziale fosse l’unico rimedio riconosciuto per ottenere giustizia.
In verità, l’affidamento della tutela delle proprie ragioni fin dalla fase stragiudiziale – ossia fuori da un processo – può rivelarsi una modalità molto spesso più efficace in termini di risultato e di risparmio di tempo, senza con ciò dover sacrificare i propri interessi.
È bene sapere infatti che per richiedere ed ottenere un risarcimento da incidente stradale si possono percorrere tre diverse strade. In via stragiudiziale, ossia fuori dal processo; in via giudiziale in un processo civile; in via giudiziale in un processo penale.
Le lungaggini dei processi si traducono senza dubbio in estenuanti attese e con oneri anticipati dal cliente, che solo dopo un lungo percorso giudiziale vedrà soddisfare pretese risarcitorie meritevoli di essere gestite in tempi più brevi.
Ecco, quindi, come la scelta di privilegiare la sede stragiudiziale può rivelarsi la strada più economica e più veloce per ottenere un risarcimento del danno.
In genere i risarcimenti stradali vengono indennizzati dalla compagnia assicurativa che dopo una laboriosa trattativa formula una proposta conciliativa. Il tutto ovviamente dopo un’accurata valutazione della dinamica del sinistro e delle rispettive responsabilità nella sua causazione.
Una volta accertata la responsabilità di controparte, va da sé che qualora l’offerta risarcitoria elaborata dalla Compagnia non dovesse rivelarsi adeguata al danneggiato, l’unica soluzione rimarrebbe quella di proseguire in giudizio.
La definizione di una vertenza in fase stragiudiziale non deve essere necessariamente intesa come una rinuncia parziale alle pretese risarcitorie del danneggiato ma come un’opportunità per la Compagnia di Assicurazione di evitare – quale controparte responsabile del sinistro cagionato – le conseguenze di una condanna giudiziale, in termini di pagamento delle spese legali.
Ma la costruzione di un accordo transattivo è questione affatto semplice e richiede capacità negoziali affinate, dovendo giungere in definitiva a confezionare una proposta risarcitoria che contempli tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali riportati dalla vittima dell’incidente. Voci di danno all’interno dei quali sono riassunte componenti risarcitorie importanti come danni da perdita reddituale, danno morale, danno esistenziale, danno estetico, danno da riflesso parentale, danno tanatologico.
Danni che dovranno essere comprovati con la dovuta maestria difensiva, non bastando la semplice presunzione ma articolando prove documentali che andranno necessariamente ricercate e rafforzate con elementi obiettivi inconfutabili.
Il team con cui si rapporta l’avvocato in questa linea difensiva è un team di professionisti di elevata autorevolezza e competenza che dovranno fornire al legale ogni elemento utile a giustificare le richieste delle poste risarcitorie.
Quindi, la prima domanda che ci si pone è cosa fare dopo aver avuto un incidente stradale in cui si sono riportate gravi lesioni fisiche oltre che materiali.?
È comprensibile pensare che in quei frangenti la vittima sia frastornata, molto spesso in condizioni da non poter consentire riflessioni su come agire. Altrettanto impreparati ad affrontare eventi imprevisti e drammatici, spesso nefasti sono i parenti delle vittime, travolti da traumi psichici importanti, molto spesso irreversibili.
La presenza di un avvocato specializzato che sappia anzitutto affrontare e gestire tutte le fasi volte a coordinare le attività difensive, diventa pertanto la condizione principale per confidare nel raggiungimento del massimo risultato risarcitorio.
Per fare ciò assumeranno una valenza determinante, il verbale di incidente stradale, la presenza di testimoni o di dichiarazioni testimoniali, la documentazione ospedaliera e del medico curante, le diagnostiche strumentali, le perizie cinetiche, le perizie medico-legali, le perizie psichiatriche, il materiale fotografico, le spese mediche sostenute, le perizie valutative dei danni materiali.
Consulenza avvocato per incidenti stradali mortali
Dopo un incidente automobilistico grave la prima cosa da fare è chiamare un avvocato esperto e specializzato in materia. Far passare troppo tempo per presentare una richiesta di risarcimento a causa di un incidente stradale potrebbe creare maggiori complicanze al fine di recuperare il risarcimento danni.
La maggior parte delle vittime che subisce lesioni e ferite avrà dei dubbi e delle domande che giustamente si pone sui propri diritti e doveri, lo studio Scarpellini è a disposizione per una consulenza gratuita, compila il form qui sotto per fissare una chiamata.
Ecco le macro-lesioni che più frequentemente trattiamo dopo un incidente stradale:
- Lesioni cerebrali traumatiche
- Danni neuropatici
- Disabilità permanente
- Ustioni
- Amputazione
- Morte del conducente
Le responsabilità chiave che un avvocato possiede quando un utente della strada subisce un incidente grave sono:
- Indagare sui fatti del caso
- Raccolta e conservazione delle prove per il processo
- Fungere da “intermediario di comunicazione”
- Identificazione dei testimoni oculari
- Collaborazione con testimoni esperti
- Sviluppo di una strategia legale
- Negoziare un eventuale accordo
- Reagire in modo dinamico alle mutevoli circostanze
Richiedi la tua consulenza gratuita per essere tutelato e semplificare il processo di presentazione della denuncia.